venerdì 17 aprile 2009

16 aprile 2009
Ugl: permesso di soggiorno a fini umanitari per gli immigrati coinvolti nel terremoto che non potranno rinnovare il titolo per la perdita di casa e lavoro.

Per il sindacato si tratta di un “atto dovuto per il tributo pagato in termini di morti, feriti e disagi”.“Chiediamo al Governo un provvedimento che riconosca ai cittadini extracomunitari coinvolti nel terremoto un permesso di soggiorno a fini umanitari in attesa che, con la ricostruzione, riparta l'economia della provincia, affinché non finiscano, oltre che senza tetto e senza lavoro, in una situazione di illegalità loro malgrado”. È la proposta del Presidente del Sei-Ugl, Luciano Lagamba, per il quale “in un momento così tragico per l'intera comunità abruzzese ed aquilana in particolare, non dobbiamo dimenticare i tanti cittadini stranieri, anch'essi colpiti dal sisma, che hanno perso, con gli affetti più cari, anche il lavoro”. Per il responsabile stranieri dell’Ugl, si tratta di un atto dovuto “considerando il tributo pagato in termini di morti, circa venti, di feriti e di disagi”.(Red.)


15 aprile 2009

Terremoto: un’inchiesta di Peacereporter parla delle vittime straniere disperse nel terremoto de L’Aquila.

Secondo il sito sarebbero molti gli inquilini “in nero” delle abitazioni del centro storico. Alla base della denuncia un video, girato di nascosto, che gira su YouTube. Smentisce la Protezione Civile.Le vittime del terremoto potrebbero essere molte di più delle 294 annunciate. Secondo il parere di un funzionario della Protezione civile italiana, ripreso da una telecamera nascosta, al momento è impossibile ipotizzare quanti migranti vivessero nel centro storico. “Almeno il 90 % di quelle case erano affittate in nero”, dichiara il funzionario nel video postato sul sito ByoBlu e rilanciato in pochi minuti da YouTube e altri network online. Il funzionario, del quale non si precisa il nome, si spinge ad affermare che le vittime potrebbero essere in totale quasi quattrocento.Agostino Miozzo, dirigente della Protezione civile, così commenta - per PeaceReporter - il video: “È possibile certamente che ci siano altre vittime sotto le macerie, e che tra queste ci siano immigrati irregolari. I cani e gli altri strumenti che la protezione civile utilizza non indicano però una presenza tanto grande di persone rimaste sepolte. L'Aquila è una piccola città, in cui tutti si conoscono e tutti sanno di tutto. Il fenomeno dell'immigrazione irregolare non è massiccio come può esserlo in città come Napoli o Milano o Roma, tenderei ad escludere quindi che le cifre siano quelle fatte da chi, non sapendo di essere filmato o registrato, si esprime in libertà e in una situazione di stress e fatica enormi”.(Red.)
http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/2009/aprile/15_5.html

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